Asia e Lory, usare la tv per poter tornare in tv
Nadia Toffa, Asia Argento, Lory Del Santo: tre donne assai diverse tra loro, ma con qualcosa in comune. Nel giro di 24 ore, tra domenica e ieri sera, sono state tutte protagoniste della scena mediatica con confessioni, annunci più o meno a effetto, dichiarazioni assortite. Nadia Toffa è tornata su Italia 1 a condurre Le Iene dopo la lunga pausa cui l’hanno costretta le terapie per il cancro di cui ha diffusamente parlato nei suoi profili e nel libro di prossima uscita (Fiorire d’inverno, Mondadori). Asia Argento è stata ospite di Non è L’Arena di Massimo Giletti su La7 per replicare all’intervista a Jimmy Bennett, l’ex attore che l’accusa di averlo violentato in una camera d’albergo quand’era ancora minorenne, fornendo la sua versione dei fatti. Lory Del Santo ha spiegato al pubblico del Grande Fratello Vip il motivo per cui ritiene che il reality di Canale 5 sia «l’unico posto» nel quale sentirsi protetta e elaborare il lutto del figlio Loren morto suicida a 19 anni. Come si vede, tre vicende molto diverse. Ma con un minimo comun denominatore che non è solo l’appartenere a vario titolo al mondo dello spettacolo, bensì il fatto di usare la televisione come fosse un social network. Il più potente dei social network. Tra i vari dispositivi tecnologici non c’è soluzione di continuità. I messaggi, post o confessioni che siano, convergono nella stessa direzione e si distribuiscono dalla tv ai social e viceversa. Il tratto comune però non riguarda solo l’hardware, il dispositivo scelto. Ma anche il contenuto. Pure su questo la rivoluzione digitale e i social network esercitano la loro potente influenza. Detto in sintesi: il privato è pubblico. Chiara Ferragni e Fedez insegnano. Prima Facebook, e adesso in modo ancora più smart, Instagram, hanno elevato all’ennesima potenza il cambiamento. Nei social si pubblicizza la propria sfera privata. I panni, anche quelli puliti come nel caso della conduttrice delle Iene, si mostrano in pubblico. È significativo anche il fatto che protagoniste di questa tendenza siano soprattutto le donne, quasi a confermare che l’universo femminile è più interessante, o solo più bisognoso di visibilità e legittimazione di quello maschile. Si fa un post e si va in tv per parlare di una malattia, di uno scandalo sessuale, di un dolore materno. Per spiegare le proprie scelte, per aumentare i follower, per convincere i telespettatori, per portare dalla propria parte l’opinione pubblica, per mettersi al centro del villaggio e magari per ritornare in televisione. La tendenza è confermata dal proliferare di altri programmi incentrati su confessioni private, outing, rivelazioni intime…
La società dell’egolatria non sa più cos’è il pudore.
La Verità, 1 ottobre 2018