Il geniale tutorial di Frassica per noi nativi analogici
Lo dichiaro subito: ho una spiccata simpatia per Nino Frassica. Per il suo funambolismo linguistico – i colti lo chiamano “lessico surreale” – e il suo pindarismo dialettico. La sua arte di saltare di palo in frasca senza mai perdere contatto con l’albero. E anzi, proprio attraverso calembour, giochi di parole e accostamenti arditi, farci cogliere significati riposti o inediti di espressioni e formule di uso corrente. Il suo finto Rischiatutto a Che fuori tempo che fa con Pietro Pulcini (il brigadiere Piero Ghisoni di Don Matteo) è stato uno dei momenti più esilaranti dell’ultima stagione. Tutto già previsto, eppure sempre godibile per la capacità di giocare con parole e situazioni. Una mini sitcom, come l’ultima Complimenti per la connessione, 5/6 minuti incastonati dopo il tg e ambientati nella caserma dei carabinieri di Don Matteo. Raramente uno spin-off è stato più indovinato.
Prodotto dalla Lux Vide di Luca e Matilde Bernabei, scritto da Fabio Morici, Marco Diotallevi e dallo stesso Frassica, il nuovo programmino con Simone Montedoro (il capitano Giulio Tommasi) e Francesco Scali (il sagrestano Pippo Zarfati) è fitto di idee e trovate comiche in cui il maresciallo Cecchini offre il meglio del suo repertorio. Davanti alle meraviglie del web siamo tutti un po’ carabinieri, bisognosi di un assistente o un badante, tanto più noi semi-analfabeti tecnologici. Di vera alfabetizzazione si tratta, infatti. Ogni puntata illustra un termine specifico – internet, smartphone, motore di ricerca, e-mail eccetera – spiegandolo in modo comprensibile anche ai nativi analogici, la fetta principale del pubblico di Raiuno. Come? Attraverso analogie, appunto. La rete di interconessione informatica è esemplificata dai fili di lana che si diramano da un gomitolo, collegando i nostri computer in tutto il mondo. Lo smartphone è come un coltellino svizzero, un oggetto unico che può svolgere mille funzioni, come telefonare, scattare foto, mandare messaggi, registrare video, ascoltare musica, usare il computer eccetera. Insomma, un geniale tutorial che, anziché YouTube, usa la cara vecchia e semplice tv generalista. Tutorial? YouTube? Aiuto Ninoooo…