Giannini con Floris: questione di (non) stile

Massimo Giannini parteciperà in qualità di opinionista fisso a quattro puntate di diMartedì di Giovanni Floris su La7. Nella prima si vedrà un faccia a faccia tra i due conduttori, nella seconda chissà. Arruolando l’ex rivale, Floris ha irrobustito la squadra contro Politics, il programma concorrente di Raitre ancora in rodaggio. Per il neo arrivato Gianluca Semprini l’asticella si alza ulteriormente, ma Giannini avrebbe fatto meglio a non collaborare con la concorrenza del suo successore e della rete per la quale dovrebbe realizzare una serie di interviste. “Non mi hanno chiesto l’esclusiva”, si è difeso l’ex conduttore di Ballarò, in punta di diritto. E in punta di stile come si difende?

Il promo di Bring the Noise Andrà in onda “prossimamente su Italia Uno”, Bring the Noise, nuovo game show musicale condotto da Alvin in cui due squadre di comici, cantanti e attori si confrontano con esibizioni di vario genere. Intanto si può dire che il promo con le giornaliste e conduttrici di Studio Aperto che lo lanciano a tempo di rap è il più innovativo del momento.

Interrogazione giornalistica ad Anzaldi “Chiediamo alla Rai come mai ieri sia andato in onda su Raidue il programma Giovani e Ricchi, un docu-reality dedicato ai figli dei multimilionari che amano fare mostra del proprio lusso sui social network”. Parole e musica di una interrogazione di Michele Anzaldi indirizzata al dg Campo Dall’Orto. “Fermo restando il fatto che in base al Contratto di servizio la Rai è tenuta a realizzare programmi televisivi di qualità, rispettosi dell’identità nazionale e dei valori del Paese, chiediamo quale sia il progetto editoriale alla base di questa scelta e soprattutto quanto sia costata la produzione del programma, le trasferte del personale Rai negli esclusivi luoghi di villeggiatura dove è stata ripresa la bella vita di questi giovani ricchi”, aggiunge Anzaldi. Fermo restando che la Rai è sì, servizio pubblico, ma pure finanziata dalla pubblicità e che, a volte, non c’è niente di più perfido e maligno che mostrare la realtà, vien da chiedersi, invece, se il deputato pd Anzaldi sia stanco di esserlo e ambisca, piuttosto, ad una poltrona di direttore di rete o magari di direttore generale Rai.