
Una serie sull'ombelico del cinema italiano
Call my agent - Italia è ambientata in un'agenzia che gestisce i migliori attori e attrici in circolazione. Intelligente e sorniona, è inevitabilmente autoreferenziale. E dopo la sbornia di film con Favino e Accorsi, si stenta a digerire pure il retrobottega della compagnia di giro del quartiere Prati di Roma

«Il Pd? Un missile che perde i suoi tre stadi»
Claudio Velardi, storico dirigente della sinistra, giudica la nostra politica: «Cervello, pancia e cuore devono collegarsi tra loro: forse l'unico che potrebbe farlo è Cuperlo. La Meloni? In Italia è la più saggia e credibile, ma io sono europeista e laico. Nel terzo polo la leadership bicefala non dà certezze»

«Mio padre Gaber, uno di sinistra non della sinistra»
Dalia Gaberscik: «Odiava il chiacchiericcio e gli interessava raccontare l'anima delle persone. Più che sui temi politici, su quelli esistenziali non ha rivali. Gli chiesero di separarsi da Ombretta Colli quando si candidò con Forza Italia. Anticipò i buoni e i radical chic. Oggi penso che non amerebbe gli influencer»

La più bella del mondo che ci fece fare il boom
È morta a quasi 95 anni la «bersagliera» com'era stata ribattezzata Gina Lollobrigida dopo il successo negli anni Cinquanta di Pane, amore e fantasia, quando l'Italia si stava ricostruendo. Rifiutò Hollywood e rivaleggiò con Sophia Loren, senza adagiarsi in gabbie dorate. Dopo il cinema si affermò come fotografa

Maurizio Caverzan
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