
Sorrentino usa la grazia per parlare di eutanasia
Nel bel film d'apertura della Mostra di Venezia, Servillo interpreta un malinconico presidente della Repubblica vedovo che deve firmare la legge sul fine vita. La figlia lo sprona a farlo: «Di chi sono i nostri giorni?». Il regista: «Non è una scelta tra bene e male, ma più spesso per il male minore»

Al Lido i proPal cercano di allargare i consensi
Con la sigla Venice4Palestine molti registi e attori hanno chiesto alla Biennale di non invitare i filo israeliani Gal Gadot e Gerard Butler che recitano nel film di Julian Schnabel, ma Barbera e Buttafuoco hanno respinto ogni ipotesi di censura. Quando si antepone l'ideologia all'arte gli effetti sono nefasti

Una manina ripulisce la carriera truffa di Kaufmann
Il sito Open svela che, mentre il presunto assassino di Villa Pamphli è in carcere ad Atene, qualcuno cancella le tracce della sua finta carriera da regista e delle sue frodi online per accreditarsi e ottenere i finanziamenti ministeriali. Le schede di diversi film erano state hackerate inserendo false collaborazioni

Macron arruola anche Cannes a difesa di Zelensky
Mentre è in corso la trattativa tra Kiev e Mosca (con la mediazione di Trump) la Croisette dedica un'intera giornata a film dalla parte dell'Ucraina anche in deroga alla consuetudine di proiettare solo opere inedite. Il doc biografico sul presidente, fatto di sole luci e zero ombre, è già in onda sulla piattaforma Arte

Il dissing Germano-Giuli e le questioni di grana
L'attore ha dato velatamente del mafioso al ministro che «come i clan» piazzerebbe suoi uomini al ministero. Ora si risente se il titolare della Cultura dice che usa luoghi istituzionali per polemiche di parte. Morale: la solita compagnia di giro reclama fondi pubblici per i film, a prescindere dal loro esito nelle sale

Biancaneve woke e senza nani costa cara alla Disney
La protagonista non è certo candida come la neve, il principe azzurro è abolito perché in odore di molestia, la trama molto corretta. Ma i modesti incassi al botteghino non inducono la major a un ripensamento. Nemmeno ora che protestano gli attori affetti da nanismo, esclusi a vantaggio della computer grafica

Preoccupati e boomer, al cinema ritornano i papà
«Noi e loro», «La casa degli sguardi» e «Adolescence» riscoprono genitori che fanno lavori tradizionali e sorpassati dalla contemporaneità, ma che si misurano con i deragliamenti esistenziali dei figli. Non facendo i padri-amici o dando risposte preconfezionate, ma essendo presenti: è già qualcosa

Leone, il maschilismo ha fatto anche cose buone
In C'era una volta il west, riproposto da Rai Movie, Cheyenne tocca il sedere all'ex prostituta interpretata da Claudia Cardinale: «Tu non immaginila gioia che dà a un uomo una donna come te». E la invita a fare «finta di niente». Un passaggio voluto dal regista che oggi farebbe sclerare i progressisti

Sulla via dell’Oscar a Vermiglio c’è Emilia Pérez
La critica italiana è gasata perché il film di Delpero, forzatamente accostato al cinema di Olmi, sta superando le selezioni. Ora manca l'ultima per entrare nella cinquina delle nomination. Ma il musical trans di Audiard, che già l'ha battuto agli Efa, è un concorrente difficile perché ha tinte arcobaleno più marcate

L’ultimo Eastwood mette d’accordo pubblico e critici
Snobbato e boicottato dalla Warner Bros che lo ha distribuito in sole 31 sale in America, il thriller processuale Giurato numero 2 è piaciuto agli spettatori d'oltreoceano e sta conquistando i Paesi europei dov'è uscito, Italia compresa. E ora la major si vede costretta a promuoverlo per l'Oscar
