Libro dei sogni possibili per il Milan 2018/19
Qualche nota a chiusura di stagione del Milan e qualche suggerimento (non richiesto) per la campagna acquisti (e vendite).
Non è corretto farsi troppo determinare dalla partita finale, con una Fiorentina già in vacanza e penalizzata da molte defezioni. Tuttavia, i cinque gol realizzati, e di più avrebbero potuto essere, devono far riflettere sulla possibilità di schierare, almeno con le squadre piccole o medie, le due punte dall’inizio. Troppe ali e trequartisti rischiano di rallentare la manovra, soprattutto se non si gioca in contropiede.
Morale della storia: il settore su cui lavorare maggiormente è da centrocampo in su. Per aumentare il potenziale offensivo, creando schemi che portino al gol non solo con il tiro da fuori o i cross, come accaduto in questa stagione, ma con triangolazioni e assist anche nella zona centrale del campo.
Questa lunga premessa per dire che il Milan ha bisogno prima di tutto di due punte nuove e di due centrocampisti. Con le due punte si può passare al 4-3-1-2 (con Calhanoglu nel ruolo di trequartista e Bonaventura a sostegno, qualora restasse). In alternativa, si può rimanere al 4-3-3, ma con un centravanti diverso, che non sia costretto a giocare spalle alla porta e abbia anche il colpo di testa.
Dando per scontati la cessione di Donnarumma e l’arrivo di Reina e Strinic, ecco i nomi, provando a restare nell’ambito dei sogni possibili e privilegiando giocatori italiani (o che già conoscono il nostro campionato).
Acquisti.
Centravanti: Milik o Cavani (magari!)
Seconda punta: Politano o Di Maria (magari bis!)
Ali e trequartisti: Chiesa (al posto di Suso) o Verdi (vice Calhanoglu).
Centrocampisti: Baselli o Vidal (o entrambi se Bonaventura lascia)
Cessioni.
Difensori: Antonelli, Gomez, Abate.
Centrocampisti: Josè Mauri, Bertolacci.
Attaccanti: Kalinic, Andrè Silva, Suso.