Pistolotti e pipponi del Circolo dei Mondiali
Con l’inizio dei Mondiali del Qatar e la contemporanea sospensione dei campionati nazionali, in tutte le reti è partita la caccia ai telespettatori appassionati del «gioco più bello del mondo». Causa assenza dell’Italia, particolarmente in queste prime giornate in cui l’interesse è modesto, bisogna inventarsi qualcosa per attrarre il pubblico orfano di vere competizioni. Così, su Canale 5 Striscia la notizia ottiene il record stagionale (4,5 milioni di spettatori e il 20,3% di share) schierando dietro il bancone Zlatan Ibrahimovic che, come già visto al Festival di Sanremo di Amadeus e di recente a Che tempo che fa, come testimonial acchiappa ascolti è disinvolto quasi quanto lo è nell’area avversaria. Sky Italia, invece, manda in onda Il grande gioco, una serie di Eliseo Entertainment che narra gli intrighi del calciomercato con Giancarlo Giannini nel ruolo del boss di una società di procuratori. Quanto alla Rai è in affanno a giustificare la spesa di 200 milioni per l’esclusiva di un mondiale contestatissimo sia per i gravi costi umani pagati durante l’organizzazione che per il mancato rispetto dei più basilari diritti civili. Come su molti altri argomenti è stato Fiorello a dare la linea, sottolineando la contraddizione della doppia morale perché tutti iniziassero a prendere le distanze e a obiettare contro l’ipocrisia della Fifa che con una mano sventola la bandiera dei diritti e con l’altra incassa oltre 5 miliardi di dollari dagli sceicchi qatarioti. Il risultato è che la Rai prova a destreggiarsi nella strettoia al punto che Alessandra De Stefano, conduttrice del Circolo dei mondiali (nonché direttrice di Rai Sport), ha introdotto il programma con un pistolotto sgrava coscienze che ne ha giustificato la messa in onda. Purtroppo, per dimostrare che si è eticamente ed energeticamente esemplari, poco dopo è arrivata anche la conduzione a lumi di candela che ha trasformato il desk dello studio in una sorta di altare devozionale. Per il resto, la formula è la stessa del Circolo degli anelli, con qualche nuovo innesto che lo rende un po’ più varietà. Come l’aggiunta di una band e il ruolo di Sara Simeoni, agghindata con abiti coreografici, sempre più adorabile zia stralunata della combriccola. Infine, per allinearsi alla moda dello storytelling, ecco il monologo di Gianfelice Facchetti, regista, attore e figlio dell’indimenticato Giacinto, che, ogni sera racconterà un aneddoto. Fortuna che ci sono anche Bobo Vieri e Lele Adani, due che capiscono di cosa si parla, e che poi ritornano con una pillola della loro Bobotv. Sarà un lungo mondiale.
La Verità, 23 novembre 2022