«Rischiatutto» al posto di «Dieci cose», perché no?
Domenica pomeriggio Fabio Fazio è stato ospite dell’Arena di Massimo Giletti su Rai 1 per promuovere Rischiatutto e un paio d’ore più tardi si è autopromosso insieme con il Signor No nel suo Che fuori tempo che fa (dove ha lanciato anche il programma di Mika, dal 15 novembre su Rai 2 e Le parole della settimana di Massimo Gramellini, da sabato su Rai 3: en plein di promozioni aziendali dopo le accuse di tirare la volata ai programmi di Sky). Da Giletti Fazio ha detto che Rischiatutto andrà in onda nella rete dove lavora dal 1985 per «una decisione presa dalla direzione generale in accordo con la direttrice di Rai 3, Daria Bignardi». Infatti, la Bignardi aveva voluto garanzie da Campo Dall’Orto al momento della nomina. Però, visto come stanno andando le cose, sarebbe sbagliato cambiare idea? E posto che il giovedì di Rai 1 è bello solido, perché non piazzare Rischiatutto 2.0 al sabato sera spostando Dieci cose al giovedì su Rai 3? Fazzismo per veltronismo…
SkyTg24 monitora l’Italia sismica. È partita ieri «Italia trema», l’inchiesta di SkyTg24 voluta dalla direttrice Sarah Varetto a due mesi dalla catastrofe in Abruzzo per sottolineare che ci ricordiamo del rischio sismico puntualmente dopo le tragedie. Gli inviati del canale all news sono andati nei luoghi colpiti da terremoti, cominciando da Reggio Calabria (devastata nel 1908), per poi passare a Napoli, «zona rossa» tra due vulcani attivi, fino all’esempio virtuoso di Norcia. Sei reportage in onda alle 20.20 e in replica alle 23.20.
Rai ente pubblico con lo zampino di… Non si è saputo più niente dell’inquadramento della Rai nella Pubblica amministrazione ipotizzato dall’Istat che ha improvvisamente recepito una direttiva europea allarmando giustamente i vertici di Viale Mazzini. Il Cda ha rimandato la palla al governo perché eviti l’equiparazione ai Comuni e alle Asl imponendo alla Rai di assumere dopo pubblici concorsi e di assegnare appalti dopo gare, anch’esse pubbliche. Non si è saputo più nulla: solo ci si ricorda che Valerio Fiorespino, già responsabile risorse umane licenziato dalla Rai, da settembre è capo del Dirm, dipartimento Istat dalla dicitura interminabile.
Chi interpreterà Berlusconi per Sorrentino. Venerdì l’ospite di Edicola Fiore era Paolo Sorrentino, reduce dalla «State dinner» alla Casa Bianca e Fiorello non ha perso l’occasione per sfruculiarlo. «È stata una cosa molto divertente, che non farò mai più», ha sintetizzato il premio Oscar citando David Foster Wallace. Altrettanto fulminante la gag di Fiore: «Sapete, Sorrentino sta pensando di girare un film su Berlusconi. Per interpretarlo, sul set si è presentato Silvio, ma dopo il casting la parte è andata a Renzi». Applausi.
La Verità, 25 ottobre 2016