5 cose notevoli (più una) della prossima Mediaset
C’è molto movimento anche in casa Mediaset. In un certo senso era inevitabile: veniamo da un’annata carica di novità. Dalla riforma del panel dell’Auditel allo sbarco di Sky e Discovery nella competizione della tv generalista, dall’inserimento del canone nella bolletta elettrica all’arrivo di Netflix, fino alla nuova dirigenza Rai nominata con una legge apposita. La cornice del sistema televisivo è questa, una cornice molto mobile. E dunque è naturale che, come Rai e Discovery, anche Mediaset ritrovi necessariamente un certo dinamismo. Nella prossima stagione si contano 16 nuovi programmi e sei fiction inedite. Su Canale 5 da febbraio 2017 ci sarà la graphic novel Adrian preceduta da Celentano in carne e ossa e, già in autunno, su Italia Uno Cultura moderna firmata da Antonio Ricci. Ci sarà tempo per approfondire, ma intanto, ad un primo sguardo panoramico, balzano agli occhi alcune cose notevoli. Tutte con un filo conduttore: una cura particolare nel cucire programmi e format su misura delle star che li condurranno. Si dirà, cosa ovvia. Mica sempre. E comunque, stavolta sembra che tra contenuto e narratore ci sia una sintonia più spiccata.
1. Il ritorno di Zelig su Canale 5 con quattro serate celebrative in occasione dei vent’anni del programma-fucina di talenti comici. Condurranno Michelle Hunziker e Christian De Sica, coppia che ha già dimostrato una buona alchimia a Striscia la notizia. Con il suo repertorio di showman in grado di cantare presentare e far ridere, De Sica potrebbe essere un ottimo innesto per l’intrattenimento del Biscione.
2. Il ritorno di Simona Ventura su Italia Uno con un makeover prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi. Cosa siete disposti a fare per cambiare? è la domanda che innesca il nuovo format sulla chirurgia estetica e… psicologica. Con tutte le vite che ha alle spalle, Simona sembra la guida giusta per questi percorsi.
3. Il nuovo Matrix di Nicola Porro, con Alessandro Banfi capo degli autori. Due seconde serate a settimana più una terza in sinergia con il nuovo programma di Piero Chiambretti che tornerà alle origini, quando frequentava l’attualità politica e la cronaca, senza sprofondare nel gossip.
4. Un’ondata di musica, tendenza riscontrata anche in Rai. Si comincia con House Party, serie di incontri-ritratti di big della musica italiana, da Elisa ai Pooh, da Emma a Il Volo, da Biagio Antonacci a Alessandra Amoroso. Per proseguire con Your Song, uno show con la partecipazione del pubblico per eleggere la canzone, italiana o internazionale, del secolo (diciamo dai Sessanta in poi). Infine, i concerti evento dei Pooh e di Laura Pausini.
5. Maurizio Belpietro promosso alla conduzione di Dalla vostra parte, la striscia in access prime time di Retequattro, che sta già sperimentando in questi giorni. Informazione pop, attenta alle esigenze della gente comune, talk concreto come il suo conduttore, senza funambolismi filosofici o estenuanti teatrini in politichese.
Un’ultima notazione finale. Ormai Mediaset non si fa più remore e ha definitivamente sdoganato la categoria del “pubblico attivo“. Ovvero quello compreso tra i 15 e i 64 anni. Tutti i conteggi per la misurazione degli ascolti si fermano sotto quella soglia. Dopo, sostengono gli indicatori di marketing, non si compra più. Non si cambia cellulare, non si acquistano auto, computer e tecnologia assortita. Pubblico passivo. Considerando solo gli under 64 Mediaset può parlare di “primato” e di “azienda leader”. Ma l’età media non si sta allungando? E non sta migliorando anche la qualità della vita nella terza e quarta età? Tanto più in un Paese come il nostro, da decenni a crescita zero…