Sinner, ragazzo speciale, è il Master del 2024

Ormai è chiaro, Jannik Sinner ha qualcosa di diverso. Più precisamente, è qualcosa di diverso. Una persona speciale. Non solo un atleta speciale, che fa cose straordinarie sul campo da tennis. Ieri sera il numero 1 del mondo si è aggiudicato il primo Master della sua carriera dominando Taylor Fritz per 6-4 6-4 con una gragnola di ace e bissando il risultato della partita di round robin. Un torneo vinto senza perdere un set, non accadeva da 40 anni. Anche ieri sera come sabato, al termine del match vittorioso contro Casper Rudd, numero 6 del ranking, il pubblico non la smetteva di applaudire, di tributargli cori: olè olè olè Sinner, Sinner… Stento a ricordare un’immedesimazione così piena degli sportivi nel proprio idolo. Il fatto è che, oltre ai miglioramenti apportati nel gioco, con un talento più vicino a quello di Novak Djokovic che a quello di Roger Federer, di cui ancora non conosciamo i limiti, il campione altoatesino sta cambiando il concetto di fuoriclasse in tutto ciò che fa quotidianamente.

Per descrivere la sua diversità, il vocabolario cosmico è quello cui più ricorrono i commentatori: «Ci ha portato sulla luna», ha detto Paolo Bertolucci. Un campione di un altro pianeta. Un alieno. Un marziano. Un superuomo. Forse solo un ragazzo toccato dalla grazia. O, se preferite, una persona nella quale la natura si esprime in modo particolarmente felice. Detto dei miglioramenti tecnici nel gioco, dal servizio alla volée, dalla tenuta fisica al giocare meglio i punti decisivi come dimostra il 75% dei tie break vinti quest’anno, 14 degli ultimi 15, Sinner è super anche sul piano mediatico. Ieri, a conclusione delle Atp Finals disputate a Torino, dove rimarranno altri cinque anni, il sindaco Stefano Lo Russo ha annunciato di volergli dare la cittadinanza onoraria perché «è veicolo di buon tennis ma anche dell’immagine della città».

Guardiamo il pubblico. Non ho ricordi di un campione che abbia influenzato i tifosi fino a farli agghindare con parrucche e outfit intonati al color carota dei suoi capelli. Sono felici di identificarsi in lui non solo perché ha un rovescio al fulmicotone. Ma per la spontaneità che trasmette in tanti gesti. La stessa che gli fa dare il cinque a un raccattapalle. Che gli fa tenere l’ombrello al posto della hostess in una pausa di gioco. Che lo fa portare acqua, ghiaccio e asciugamani a una spettatrice in difficoltà per un colpo di calore. Che lo fa giocare a tennis con un atleta in sedia a rotelle. Gesti semplici e inusuali nel circuito milionario del tennis. «Non sto salvando l’umanità», li ha ridimensionati lui. Al di là dell’empatia e dell’umiltà tipiche di un ragazzo nato a un passo dal confine con l’Austria, il numero 1 del mondo è a suo modo innovatore anche nel rapporto con i media. Giovedì scorso il suo match contro Daniil Medvedev, disputato a passaggio del turno già praticamente acquisito, ha conteso un po’ di audience alla partita della Nazionale di calcio contro il Belgio per la Nations League programmata allo stesso orario. È finita 6,8 milioni di spettatori per l’Italia a 2,8 per Sinner (sommando gli ascolti di Rai 2 e Sky Sport). Ma quello che conta è che si sia fatto il raffronto, che ci sia stata partita tra uno sport ultrapopolare e un altro ancora un filo elitario. Merito di questo extraterrestre entrato nelle preferenze degli italiani e non solo. Persino gli spot pubblicitari quando c’è lui strappano un sorriso grazie alla sua autoironia. Come quello di un importante marchio di caffè ambientato sul set dello spot stesso che, a causa del suo perfezionismo, gli fa chiedere ulteriori prove che esasperano gli operatori. O quello di un marchio bancario in cui fa ingresso roteando la racchetta sul campo da tennis al fianco di un bimbo titubante e che, rinfrancato, si accinge a battere per dare inizio alla partita di doppio.

Certo, non bisogna esagerare con gli elogi, rischiando di nuocergli. Ma si possono riconoscere i pregi di un campione nel quale ci riconosciamo e del quale possiamo andiamo fieri nella sua interezza.

 

La Verità, 18 novembre 2024