I fantasmi che ballano alla Corrida di Amadeus
La Corrida di Amadeus in onda in diretta sul Nove (mercoledì, ore 21,30, share del 6%, 1,1 milioni di telespettatori) è un people show con due fantasmi sullo sfondo. Il primo è quello della Rai, ovviamente. Perché, sintonizzandosi sulla rete di Discovery si è portati inevitabilmente a chiedersi perché un programma così debba andare in onda nella cornice un po’ stretta di un canale al tasto 9, appunto, del digitale terrestre (e 149 della piattaforma Sky). Il secondo fantasma è quello di Corrado Mantoni, indimenticato inventore, addirittura in radio, dell’antenato dei talent show quando il sottotitolo, ripetutamente citato da Amadeus, era «dilettanti allo sbaraglio». La sagoma sorniona di Corrado, infatti, affiora alla mente dei non più giovanissimi ogni qualvolta la telecamera inquadra lo stupore, la perplessità, la compassione e la benevolenza del conduttore durante le esibizioni. La maggioranza delle quali è vocata alle sonore stroncature della platea ribollente. Se ne salvano giusto tre o quattro che approdano allo spareggio per decretare il vincitore, promosso alla puntatona finale del 25 dicembre. È proprio la somma di incoscienza e sfrontatezza dei concorrenti a dissolvere per un po’ quei due fantasmi, in realtà difficili da tenere a bada. Collaborano allo scopo il maestro Leonardo De Amicis, disposto a ogni improvvisazione per tenere in carreggiata gli ospiti, e «il capopolo», l’altra sera un vivace Frank Matano, chiamato a recuperare i concorrenti stroncati dal pubblico. Un people show è per definizione nazionalpopolare, ma la facciatosta è indispensabile e quasi tutti i dilettanti sono di origine meridionale. La siciliana Maria Carmela Luisa Pappalardo, per esempio, non sa cantare, ma si prende la scena ballando sfrenata e dedicando i suoi strani libri al cast. Per di più incorre nella gaffe di citare una Corrida cui ha partecipato condotta da Carlo Conti in Rai, rianimandone il fantasma. Che rispunta con un concorrente di professione claquer in un’azienda «che tu conosci molto bene, ci hai lavorato per anni», ammicca il sosia di Piero Pelù prima di concludere: «Qui di soldi non ne scuciono». Chissà se nella testa di Amadeus cresce il dubbio di aver sbagliato a lasciare la Rai per passare in una rete con un palinsesto bipolare, diviso tra i programmi-community di Fabio Fazio e Maurizio Crozza e l’intrattenimento pop.
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Giletti risale Invitando Imane Khelif, la pugile iperandrogina che ha gareggiato nel torneo femminile di boxe a Parigi, e indagando sui patronati della Cgil all’estero, lunedì scorso Lo stato delle cose di Massimo Giletti è arrivato al 4,7% di share con 762.000 spettatori.
La Verità, 16 novembre 2024